Perchè innestare ?

page21fig1

Innestare, significa riprodurre una pianta conservandone le caratteristiche proprie: in altre parole, mantenere l'identità della pianta madre. Innestare, vuol dire conservare, diffondere, ripristinare. Con le talee e le margotte, si possono ottenere risultati, ma alcune specie difficilmente mettono radici. La semina da sola non consente di riprodurre la totalità dei caratteri. Con l'innesto, si possono cambiare le dimensioni dell'albero senza alterarne le caratteristiche se non migliorandole ed ottenendo frutta migliore. Vi sono terreni già a prima vista non adatti a questa o quella specie; si dovrà allora utilizzare una specie intermedia.. Si agirà quindi per contenere le dimensioni di alcune varietà:

  • pero innestato su cotogno ==> dimensioni più contenute
  • pesco innestato su pruno St Julien ==> impianto in terreno ricco.

page21fig3

L' inclinazione

Il nesto può essere leggermente inclinato verso l'interno, si ottiene così un punto di contatto stabile tra le basi generatrici.

L'innesto consiste nell' inserire una parte di pianta chiamata INNESTO o MARZA sul sostegno o PORTAINNESTO, che ha le sue radici. La saldatura può realizzarsi soltanto se l'innesto e il portainnesto sono in stretto contatto.

Dopo alcuni giorni, l'unione sarà compiuta e assisteremo alla simultanea produzione di tessuti della varietà e del portainnesto.

Non può realizzarsi un innesto tra una specie e qualsiasi altra, la saldatura è possibile soltanto se c'è affinità tra innesto e portainnesto.

 PORTA INNESTO FORTE:
il nesto “rientra„ per
far combaciare le basi.

page21fig2

 PORTA INNESTO GIOVANE:
l'innesto è situato all'
esterno del portainnesto.

All' interno della stessa famiglia vegetale, generalmente vi è compatibilità, ma con qualche eccezione.


Alcune specie sono innestabili, una sull'altra, con esclusione, però, della reciprocità:

  • il pero riesce su cotogno,
  • il pesco riesce su pruno,
  • il nespolo riesce sul biancospino,
  • il lillà riesce sul ligustro,
  • l'azalea riesce su rododendro,
  • il corniolo riesce sul biancospino,

Invertendo i ruoli il successo dell' innesto è dubbio. All'interno della stessa specie, occorre anche tenere conto della resistenza reciproca del portainnesto e della varietà destinata ad essere innestata.

Raccolta degli innesti:

da gennaio a marzo e da luglio a settembre.

Stagioni d' innesto all'esterno:
da Marzo a settembre, in una giornata senza vento, meglio calda che fredda (stimola la linfa), o con un tempo tiepido ed umido (evita l'essiccazione).

 

Innesti d'estate:

a scudo, a spacco

  • prelevare i nesti un giorno prima o il giorno stesso dell'innestato.
  • Defogliare i ramoscelli avendo cura di salvaguardare il picciolo.
  • Conservare in telo umido chiuso in una plastica perforata.
Innesto di primavera:

a spacco, all'inglese, a traingolo, a corona:
  • prelevare i nesti durante il fermo totale della vegetazione.
    • A gennaio per ciliegi e pruni.
    • A gennaio - febbraio per meli e peri.
  • Utilizzare ramoscelli di circa un anno prelevati da parti sane e vigorose (eccetto i succhioni verticali).
  • Etichettare, conservare in sabbia fresca posta sotto una parete rivolta a nord (evita l'essiccazione o germogliazione troppo precoce).
Così, i nesti sono in dormienza.